Fundacion Salvacion, esperienza di volontariato in Guatemala

Ciao a tutti,
Oggi voglio condividere con voi la Storia di Alice, ragazza 20enne, partita quest’estate per un mese e mezzo in Guatemala per volontariato. Di sua spontanea volontà, senza nessuna organizzazione e a spese proprie è partita con tutto l’entusiasmo del mondo. Mi ha incuriosito davvero tanto il suo racconto, aveva quel luccichio negli occhi quando raccontava dei bambini che curava, di tutte le prime necessità di cui hanno tutt’ora bisogno, e di quanto quest’esperienza l’abbia influenzata. La sua esperienza non si è conclusa su quel volo di ritorno, ma è tutt’ora impegnata a promuovere la sua avventura ed essere a disposizione di qualunque persona voglia altrettanto intraprendere lo stesso percorso…

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Questo sono le sue parole:
Quest’estate ho avuto la fortuna di fare del volontariato in un orfanotrofio/ casa-accoglienza in Guatemala, un posto speciale chiamato Fundacion Salvacion, che accoglie all’incirca 120 bambini/adolescenti. Io mi sono occupata di dare una mano nell’area dei bebè, dove si trovano 17 bimbi da 1 a 4 anni ed è stata un’esperienza impagabile. In genere, ogni giorno,davo una mano a stendere i carichi di lavanderia(circa due bidoni interi), a ripiegarli, a portare fuori i più grandi nel piccolo parco giochi, a portare a spasso Glendy (bimba di 8 anni costretta alla sedia a rotelle) e a tenere sotto controllo la situazione, che equivale a dire: accertarmi che nessuno si ammazzasse nell’arrampicarsi sulle staccionate; che nessuno perdesse arti nel saltare da una culla all’altra; che l’acqua rimanesse nel gabinetto e non nelle mani/bocche di chi ci giocava; oltre a cambiare pannolini all’occorrenza. imageDevo ammettere che a volte era davvero esauriente dover gestire 17 piccole menti vivacissime, però è stata un’esperienza che non cambierei per nulla al mondo. Giorno dopo giorno, ho imparato ad apprezzare ogni momento trascorso con quei piccoli; Come quando qualcuno si addormentava in braccio, non mi affrettavo a riporlo nel lettino, perché ciò che volevano era un po’ di calore umano. O i momenti in cui, senza pensarci, mi chiamavano mamma, invece che con il mio nome: è vero, in alcuni casi lo facevano perché non si ricordavano davvero il mio nome, ma in generale chiamavano così tutte le persone che dedicavano loro tempo e attenzioni. O, ancora, quando i più piccolini, dopo avermi salutata con un entusiasmissimo “ Alisss!”, immancabilmente pronunciavano la parola “popò” (o nelle sue variabili più fantasiose pepè, pipì, pepì..), un po’ per indispettirmi, un po’ perché speravano di potersi ritagliare un piccolo spazio interamente dedicato a loro nel fasciatoio e sentirsi speciali, curati e amati un po’ più degli altri.image Oppure quando tutti intenti nel mangiarsi la propria banana, mi guardavano e qualcuno, con un’innocenza commovente, mi offriva l’ultimo pezzettino del suo pasto, non importa se malconcio e spappolato tra le piccole dita, perché lo faceva con tutto l’amore e altruismo possibile.image

Purtroppo a questi piccoli manca l’affetto e il sostegno di una famiglia, perciò consiglio, a chi si sente pronto ad affrontare un’esperienza differente dal solito, di provare a fare del volontariato. Vi sorprenderà la carica di affetto, abbracci e baci che riceverete in cambio del vostro aiuto. Se per caso vi ha incuriosito il mio racconto e vorreste saperne di più sulla mia esperienza o sul fare del volontariato in questo orfanotrofio, contattatemi pure tramite mail (alicevigani94@hotmail.it) , vi risponderò più che volentieri
Per quelli che invece non se la sentono di fare questo passo, ma che vogliono comunque dare una mano, vi consiglio di dare un’occhiata alla sezione “current campaigns” del sito www.morethancompassion.org; sono delle campagne per raccogliere fondi , ad esempio “Chloe and Kelly fundraising campaign” per riuscire ad acquistare pannolini per i 17 bebè per un anno intero. Grazie a tutti per l’attenzione!
Alice ”

Ognuno di noi, a partire dai piccoli gesti, può contribuire all’aiuto della casa-accoglienza Fundacion Salvacion :

~ Condividendo la storia di Alice
~ Condividendo il video organizzato dai ragazzi che sono stati in Guatemala
~ Cliccando Mi piace alla pagina FB
~ Facendo delle donazioni alle campagne aperte in corso  promosse dai ragazzi che come Alice hanno vissuto la casa accoglienza
~ E perché no, provare di persona quest’esperienza..

Per altre info:
> http://www.morethancompassion.org
> alicevigani94@hotmail.it

TOEFL TEST

Un anno fa, in questo periodo, ho scritto la lista (sulla destra) delle cose da fare durante il mio anno negli States. Alcune le ho portate al termine, alcune le ho aggiunte di recente e altre invece rimarranno in sospeso per un’ eventuale vacanza americana in futuro ( ad es. visitare Washington e Boston) .
Una delle cose che volevo assolutamente fare era il TOEFL, è stata un pò come una sfida per me!  4 anni fa, durante gli anni del liceo, ho fatto il PET, Preliminary English Test, livello B1.
Ho avuto una pessima esperienza fin dall’inizio: odiavo la mia insegnante di inglese, la stessa che non voleva farmi fare il PET, sono arrivata in ritardo all’esame, con cancelli già chiusi disperata in lacrime ho creduto che non avrei più potuto sostenere il test! Per fortuna qualcuno di buon cuore mi ha fatto entrare e fare il test nonostante fosse già iniziato. Un pò perchè ero agitatissima, un po’ perchè non ero un granchè con l’inglese, e un pò il desiderio di mostrare all’insegnante che ero in grado di farlo ha soffocato la mia concentrazione,  l’esame è stato un fallimento! Non lo passai per un punto! Un stupido Punto! Cosi la mia insegnante ha avuto la meglio, ho perso la fiducia nel mio livello di inglese, ma non ho mai perso la voglia di studiare, migliorare e perfezionare il mio inglese!!! 😀

Cosi lo scorso sabato mattina, dopo 10 mesi negli States, mi sono presentata a fare il TOEFL, dopo 4 ore di esame sono tornata a casa soddisfatta 😀
Sono 2 i motivi per cui ho deciso di farlo qui, in Florida e non a Milano: 1- L’attestato mi servirà per l’ammissioni in università, 2- Costa di meno.
Per sostenere il test sul territorio americano, la quota equivale a 180$ contro i 240$ in Italia, ossia 45 euro di differenza 😉

Prima di optare per il Toefl ho considerato altri esami da sostenere più o meno dello stesso livello, come lo IELTS, CPE oppure FCE. La mia scelta è ricaduta sul TOEFL, in quanto gli altri tre sono gestiti dal British Council,  il mio inglese è più simile a quello americano che a quello british.
La cosa che non capisco è perchè ha validità solo 2 anni! Mah!
Se avete intenzione di iscrivervi in università, vi consiglio di farlo perché vi risparmierà qualche esame universitario 😉
E se invece siete alla ricerca di lavoro o state lavorando sarebbe un’ottima aggiunta al vostro Curriculum 😉

Una lista in meno :P

Beh visto che sono arrivata e sono qui da piu’ di un mese direi che la lista ” Cose da fare prima di partire” non serve piu’!

Cose da fare prima di Partire:

X Ritirare la Patente (internazionale) – avendo pagato qualcosina in piu’ l’ho avuta in 3 gg lavorativi
Disattivare la Zero Limitse’ l’ultima cosa che ho fatto ma non prima di partire, ma una settimana fa.. XD e’ stato complicato
X Restituire i libri in biblioteca
X Aggiornare il telefonoavevo caricato delle nuove canzoni da ascoltare durante il volo, ma nn sono servite visto che abbiamo chiacchierato durante tutto il viaggio
X Prendere i regalini alla famigliaoltre ai prodotti alimentari tipici, una cornice, libri per le bimbe e un carrilon
X Cambiare € -> $  – cambio non tanto favorevole visto come sta andando l’Euro 😦
X Caricare batteria m. fotograficanon c’era neanche bisogno di inserirlo nella lista, ma la soddisfazione di poterla cancellare una volta fatto era maggiore 😛

Guidare in Florida

Weiii ciaooo a tutti!
La settimana dopo che sono arrivata ho iniziato a guidare e fortunatamente ci ho fatto la mano subito..
La cosa che mi ha stupìto di più è il fatto che non è obbligatorio portare il casco per i motociclisti O.o
Non che ci siano tantissimi, ma quei pochi che ci sono fa strano vederli..!! Sembrano un pó i nostri ragazzini che fanno i fighi senza casco.. 😛
Un’altra differenza è che lo Stato della Florida non prevede la doppia targa. Quindi il numero della targa ufficiale è posta dietro.. E davanti molte macchine non hanno niente, altre invece hanno qualche scritta personalizzata..
Quasi tutte le macchine hanno il cambio automatico e sono facilissime da guidare, sembra andare in go-kart: acceleratore-freno. 😀
In certi incrocci grandi, è permesso svoltare a destra anche con il rosso, basta dare la precedenza a quelli sinistra… Altrimenti una bella multa di poco meno di 200$ arriva a casa con addirittura il filmino!!( Fonte: esperienza di P e del hostdad)

Nonostante abbia la patente italiana e quella internazionale, dovrò fare anche la Patente della Florida… Da quanto ho capito in questo modo l’assicurazione sulla macchina costa meno e in più la Patente varrebbe come documento d’identità (ID), per non stare a portarsi sempre dietro il passaporto.
Per la patente é necessario seguire anche un corso online di 4 ore sulla droga, alcol & co.
Ecco come sprecherò 4 ore! XD

– 7 “My Best Wishes”

My Best Wishes

Ciao a tutti… Oggi volevo parlarvi di come mi sto organizzando per la partenza e per tutto il resto…

Lists of my Best Wishes

Certo io non sono una gran organizzatrice ma su certe cose devo dire che sono impeccabile 😛
Dopo che ho trovato la famiglia, mi sono venute in mente un sacco di liste… di cose da fare, comprare, vedere, prendere, informarmi ect..E’ a quel punto che ho deciso di scrivere tutto su un quaderno (rigorosamente a quadretti, odio quelli a righe) tutto quello che mi serviva da ricordare. Se devo ricordare più di 5 cose è assicurato al 100% che me ne ricorderò 2.

Preparazione Bagagli

Devo dire che è comodissimo, tutti i giorni mi vengono in mente altre cose da fare, ricordare, prendere e che aggiungo di volta in volta.  Ad esempio le prime pagine sono inerenti alla partenza, quindi “cose da fare prima di partire“, “cose da mettere in valigia” e “cose da mettere nel bagaglio a mano”.

Progetto Blog/PostCards

Una pagina contiene tutte le idee che riguardano il blog e la pagina accanto contiene gli indirizzi degli amici per le eventuali cartoline che spedirò ( Adoro ricevere e mandare cartoline 😀 )
E poi ho fatto una bella lista di tutte le canzoni e filastrocche che vorrei insegnare alle mie due Bimbe ^-^
In questo modo riesco ad avere sotto controllo tutto senza scordami nulla.
Questo quadernino lo userò per tutta la permanenza negli States. Sono sicura che al ritorno sarà pieno di nomi di città visitate, esperienze vissute, desideri esauditi, e tante altre cose… 😀
Se avete suggerimenti, sono graditi 😀